venerdì 20 aprile 2012

Shopping rosa



15:05 - Ieri pomeriggio, come promesso alla Polpetta, l’ho prelevata dall’asilo alle 13.00 e ci siamo dedicate a giochi e shopping! Cioè lei ha giocato (con me ovviamente) e lei ha fatto shopping.
Sono ormai 2 lunghi anni che puntualmente mi fa una richiesta: le scarpe rosa con la suola che si illumina (quelle con le lucine)! Per quanto mi riguarda sono una delle cose più kitsch che esistono, non mi piacciono assolutamente e chi mi conosce sa che sono lontano anni luce da me e dal mio modo di vestire e vestirla.
Lei non ne vuole sapere e ogni sacrosanta volta si va a comprare scarpe o si incontrano amici con bimbe che indossano le suddette si scatena l’inferno!
Premesso che da qualche giorno è partita ahimè la campagna pubblicitaria di una nota marca di calzature, con una sorta di fumetto-cartoon che le indossa, e lei ogni volta che vede lo spot assume aria estasiata, ieri ha riconosciuto il negozio monomarca di quel marchio ci si è fiondata, ha cercato la sua scarpa dei sogni, è andata dalla commessa e le ha detto seria ‘mi da per favore il 2 con l’8 (cioè 28)?
Io nel frattempo, essendosi lanciata a velocità razzo, le sono corsa dietro con borse, giubbotti ecc...

Per farla breve, ho provato a dissuaderla, a portarla almeno su un tono più sobrio come il bianco, o sull’ argento che si abbina facilmente un po’ a tutto, ma dopo 30 e dico 30 minuti di tira e molla la commessa straziata mi ha detto “dai Signora la accontenti! E poi ha già così le idee chiare a 4 anni!!! Come fa a dirle di no?”.
Ho ceduto, ebbene si, ho comprato le scarpe orride e lei da ieri ha un super sorrisone stampato! Stamattina all’asilo sembrava volare, le mostrava tronfia e soddisfatta!!!

Mi sono però chiesta se è giusta lasciarle scegliere capi di abbigliamento.
Mi sono documentata e ho trovato un articolo in cui la la psicologa Alessandra Natale dice:  "Meglio di no. La scelta dell'abbigliamento è compito dell'adulto. Il bambino che fa i capricci sta mettendo alla prova il genitore, vuole vedere la sua reazione.
Dai tre anni i piccoli iniziano a sperimentare la realtà che li circonda e a farsi un'idea di mamma e papà e le loro reazioni saranno per lui modelli con cui crescere. Per questo gli adulti devono porre dei limiti chiari, trasmettere il loro ruolo di grandi: questo permette al figlio di sentirsi bambino e sentire che dall'altra parte c'è un adulto che lo accudisce e prende le decisioni giuste per lui. Inoltre il bambino cresce interiorizzando ciò che è bene e ciò che è male per lui, i sì e i no saranno le certezze che lo faranno diventare un adulto sicuro. La mancanza di una chiara demarcazione generazionale (genitori più amici che adulti) può creare nel bimbo una pericolosa confusione di ruoli. Ben venga il dialogo tra padri e figli, ma senza ribaltare i ruoli. Ogni tanto potete concedergli di indossare quello che vuole, ma facendogli capire che è uno strappo alla regola".( da www.nostrofiglio.it)
Quindi trattandosi di uno strappo alla regola, non ho sbagliato! Fiùùùùùùùùùùùù!!!

Isterika

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